Trapianto


Che cos’è il trapianto di polmone in Fibrosi Cistica?

Nei casi di insufficienza respiratoria terminale non responsiva alle cure convenzionali è indicato il trapianto bipolmonare, che rappresenta l’unica opzione terapeutica per malattie respiratorie responsabili di insufficienza d’organo irreversibile e per le quali, la possibilità di sopravvivenza a breve termine, risulta compromessa nonostante la terapia medica e/o chirurgica massimale.

Quando è indicato?

L’indicazione al trapianto si basa su criteri validati disponibili e pubblicati. L’indicazione viene posta quando la malattia polmonare comporta un’aspettativa di vita ipoteticamente inferiore a quella attesa dopo il trapianto o quando le complicanze correlate alla malattia polmonare possono mettere a rischio la vita del paziente.

Le indicazioni e le controindicazioni al trapianto sono ben codificate a livello internazionale, seppur soggette a possibili modificazioni valutate dal team multidisciplinare trapiantologico e differenti da caso a caso.

Quando non è indicato o è controindicato?

Esistono condizioni cliniche che controindicano l’esecuzione di un trapianto polmonare per il rischio operatorio o per l’elevatissimo rischio di gravi complicanze post-intervento, correlate allo stato clinico del soggetto e alla presenza di co-morbilità. Negli anni, a livello internazionale, sono stati definiti criteri di esclusione che possono essere assoluti, ma, come detto in precedenza, saranno valutati caso per caso da parte del team multidisciplinare.

Referral e listing“: trovare il tempo giusto:

Quando si identificano le condizioni cliniche per avviare una valutazione iniziale per l’inserimento in lista di attesa di trapianto il paziente viene inviato al team di un centro trapianti (referral). Sarà il Centro Trapianti a valutare successivamente (listing) il momento in cui intraprendere le indagini per l’inserimento effettivo in lista d’attesa.

La recente disponibilità di farmaci modulatori della proteina CFTR, ha modificato il declino della funzione polmonare. Ciononostante, ad oggi, non abbiamo dati disponibili sulla sopravvivenza di persone con malattie polmonari avanzate in terapia con tali farmaci, pertanto, l’invio dal centro trapianti non dovrebbe essere. ritardato, basandosi sulla loro disponibilità o su un loro potenziale effetto futuro.

La rete trapiantologica italiana:

Il sistema sanitario è una rete complessa e articolata con numerosi professionisti coinvolti. Ci sono due livelli principali:

  1. ISTITUZIONALE: in cui agiscono il Ministero della salute, la Conferenza Stato-Regioni, gli Assessorati e il Consiglio Superiore di Sanità che si avvalgono del Centro Nazionale Trapianti (CNT)
  2. OPERATIVO: in cui agiscono il CNT, la Consulta, i Centri di Coordinamento (la cui principale funzione è quella di gestire direttamente il percorso donazione-trapianto nel territorio di competenza), i Centri di Trapianto (Unità operative complesse ad elevata competenza, non solo chirurgica), i Centri di Prelievo (Dipartimenti di emergenza del territorio, ovvero i Centri di Rianimazione, Neuro-rianimazione e/o Neurochirurgia dove solitamente transitano gran parte dei potenziali donatori), le Banche di tessuti e cellule, le ASL (dove i cittadini possono registrare la propria volontà in merito alla donazione) e i Centri Clinico-Assistenziali del territorio.

La struttura organizzativa dei trapianti prevede un organigramma a tre livelli cui fa capo il CNT, che si interfaccia con i Centri Regionali Trapianti (CRT) che a loro volta si interfacciano con i Centri di Coordinamento Locale.

CENTRI ITALIANI: i centri attivi in Italia nel trapianto di polmone sono così distribuiti:

  • NORD: Milano (Azienda Ospedaliera “Niguarda Ca’ Granda” di Milano e Presidio Ospedaliero Maggiore Policlinico Milano), Torino (Azienda Ospedaliero-Universitaria “San Giovanni Battista” “Le Molinette”), Pavia (Fondazione IRCCS-Policlinico “San Matteo”), Padova (Azienda Ospedaliera Universitaria), Bergamo (Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti”), Bologna (Policlinico “Sant’Orsola-Malpighi”).
  • CENTRO: Siena (Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria delle Scotte”), Roma (Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, “Policlinico Umberto I”)
  • SUD: Palermo (ISMETT, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad alta specializzazione).

Per maggiori dettagli sull’iter trapiantologico si rimanda al PDTA del Centro di riferimento.